Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia

Allevamento intensivo e allevamento biologico 01.08.2021

L’Associazione medici per l’ambiente – ISDE Italia presenta la sua Position paper sull’impatto dell’allevamento ‘Intensivo’ e ‘Biologico’ sulla salute umana e sulle necessarie modifiche normative e imprenditoriali in vista del Green Deal Europeo.

“Oggi una nuova consapevolezza globale pone alla coscienza del consumatore anche la ‘questione animale’ in merito al loro benessere e alla copertura dei fabbisogni alimentari nel mondo – sottolinea l’Isde – la nostra dieta deve cambiare per diventare più sana, per mettere fine alla fame nel mondo, per salvare il Pianeta e per dare dignità e benessere al mondo animale. In questo panorama, la scelta produttiva del biologico anche in zootecnia, è un grande progetto sostenuto e voluto dalla maggioranza dei cittadini europei, che vogliono un futuro sostenibile e più giusto. Isde ha voluto dare il suo contributo al dibattito sul Green Deal Europeo con una ricerca che, nel confrontare l’allevamento intensivo con quello biologico, interroga il mondo produttivo, quello dei consumatori e quello politico-istituzionale e chiede, documentandone l’urgenza, che il progetto europeo di trasformazione del modello di sviluppo agricolo sia effettivamente realizzato. Il biologico – conclude l’Isde – non deve essere greenwashing, ma deve diventare un cambio di paradigma affinché niente sia più come prima”.

 
Nel documento sono indicati i dieci punti di maggiore criticità per la salute dell’uomo, dell’ambiente e delle interazioni sociali, derivanti dall’allevamento intensivo.
1- Rischio di zoonosi.
2 – Concorso nello sviluppo di Antimicrobico resistenza
3 – Impatto sulle risorse alimentari umane
4 – Impatto ambientale delle coltivazioni per animali
5 – Consumo di risorse idriche
6 – Inquinamento idrico
7 – Uso delle terre e deforestazione
8 – Perdita della biodiversità
9 – Emissioni di gas serra e particolato
10 – Alterazione dell’equilibrio delle acque e del mare-pesca e acquacoltura
 
 ISDE ricorda che anche nei cosiddetti sistemi produttivi del “biologico” si possono individuare insidie e rischi per l’ambiente. Non solo per la possibilità di frodi nella produzione del “falso-biologico”, ma anche, in modo più sottile perché “… si tratta dunque di una terminologia che non ha senso se non si contrappone ad esso l’allevamento intensivo con la conseguenza che, l’intensivo viene identificato con una negatività riconosciuta proprio dall’esigenza del biologico come opposto”.

Alleghiamo il link del documento completo e la sintesi conclusiva:

https://isde-treviso.it/wp-content/uploads/2021/10/ISDE-Position-Paper-Allevamenti-2021.pdf