Quali sono le strategie di protezione individuali più efficaci per mitigare gli effetti dell’inquinamento atmosferico?

Una revisione narrativa della letteratura pubblicata sull’ ultimo numero di Epidemiologia e Prevenzione ci aiuta a chiarire molti dubbi sull’efficacia delle strategie di protezione individuali per mitigare gli effetti dell’inquinamento atmosferico. L’articolo ribadisce ovviamente che la riduzione delle emissioni rappresenta l’intervento primario e imprescindibile per mitigare gli impatti sulla salute derivanti dall’inquinamento atmosferico, ma descrive e valuta l’efficacia di tutte le misure di protezione individuale che possono aiutare sia le persone sane che quelle ammalate nelle varie fasce di età. Le categorie a rischio considerate comprendono bambini, anziani, individui affetti da patologie cardiovascolari e respiratorie. Le strategie di protezione personali esaminate includono l’impiego di purificatori d’aria, l’uso di mascherine respiratorie, la limitazione dell’esposizione in determinati periodi e luoghi, la pratica sportiva, la preferenza per mezzi di trasporto al ternativi e l’uso di sistemi di monitoraggio ambientale. Ricco di informazioni concrete e di facile applicazione, l’articolo si pone come uno strumento utile per la creazione di documenti di indirizzo e interventi di comunicazione e prevenzione. Riportiamo alcune indicazioni che emergono dalla lettura dell’ articolo.

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Polveri sahariane: il fenomeno si sta modificando in relazione alla crisi climatica?

Un articolo pubblicato recentemente su “Epidemiologia e Prevenzione” segnala la correlazione tra l’intensità delle polveri sahariane e i cambiamenti climatici.

Durante il 2024, si è osservato un elevato numero di episodi di inquinamento da polvere sahariana in Europa. L’intensità e la frequenza di questi eventi è aumentata negli ultimi decenni in correlazione a cambiamenti nei modelli di circolazione atmosferica associati alla crisi climatica in corso.

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Pesticidi e salute dei lavoratori nel settore agricolo

Segnaliamo questo articolo della dott.ssa Fiorella Belpoggi, già Direttrice Scientifica dell’Istituto Ramazzini di Bologna, che afferma “Possiamo con ragionevole certezza affermare che a tutt’oggi la relazione fra pesticidi e salute umana è stata ampiamente indagata e confermata, e costituisce un problema di salute pubblica “.

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5 raccomandazioni per un medico “green”

Circa il 5% circa delle immissioni in atmosfera di gas clima-alteranti provenienti dalle attività umane è riconducibile ai servizi sanitari, circa il doppio dell’intero trasporto aereo.

Il controllo dell’eccesso di prestazioni è considerato tra le più importanti misure di contenimento dell’impronta climatologica dei servizi sanitari, oltre che un valido strumento per evitare gli sprechi e migliorare la qualità delle cure.

ISDE Italia, ha recentemente definito 5 raccomandazioni per il Medico  green.

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Appello degli scienziati: un documento di 40 associazioni internazionali di medici, chiede alla politica risposte sull’ inquinamento atmosferico.

C’è anche l’ ACP (Associazione Culturale Pediatri) tra le firmatarie dell’appello lanciato dall’International Society of Environmental Epidemiology (ISEE) e dalla European Respiratory Society (ERS), e consultabile integralmente qui:

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Se meglio non si può , è ragionevole scegliere il meno peggio? Relativamente agli articoli “Panevin” pubblicati il 28-12-2018 dalla Tribuna e il 30-12-2018 dal Gazzettino…

Se meglio non si può ,  è ragionevole  scegliere il meno peggio?

Lo spegnimento obbligatorio del Panevin dopo le 24 dopo aver dato alle fiamme circa 6 metri cubi di legna vergine, più o meno 50 quintali,  riduce parzialmente la quantità di emissioni di residui con i gas di combustione composte da polveri sottili (PM10, 2,5), Monossido di Carbonio ( CO), Composti Organici Volatili ( COV), Ossidi di Azoto (NO) e  Zolfo (SOx). Leggi tutto “Se meglio non si può , è ragionevole scegliere il meno peggio? Relativamente agli articoli “Panevin” pubblicati il 28-12-2018 dalla Tribuna e il 30-12-2018 dal Gazzettino…”