Cambiamenti climatici e salute, una questione più complessa di quanto sembra

Evd

L’estate particolarmente calda che stiamo vivendo, la siccità e gli spettacolari incendi hanno, in poche settimane, accelerato la consapevolezza del cambiamento climatico. Tuttavia, l’influenza di questi ultimi sullo stato di salute delle popolazioni è ancora scarsamente caratterizzata. Uno studio recentemente pubblicato su “Nature” fa luce sul tema…

Gli autori hanno condotto una revisione della letteratura selezionando studi sull’influenza che i cambiamenti climatici esercitano sulle malattie infettive. L’analisi si è concentrata sull’impatto di 9 tipi di cambiamento climatico legati ai gas serra: riscaldamento degli oceani e dell’atmosfera, ondate di calore, tempeste, innalzamento del livello del mare, ma anche aumento delle precipitazioni e inondazioni, siccità e infine incendi.
Le malattie infettive considerate sono quelle causate da agenti patogeni trasmissibili (virus e batteri) e da agenti non microbici e non trasmissibili, inclusi, ad esempio, allergeni vegetali o da lievito.
I dati indicano che il 58% delle malattie identificate (218 su 375) è stato, prima o poi, aggravato da uno dei cambiamenti climatici selezionati: 160 dal riscaldamento globale, 122 dalle precipitazioni, 121 dalle inondazioni, 81 dalla siccità, 71 da tempeste, ecc.
Il cambiamento climatico promuove una maggiore vicinanza tra gli esseri umani e gli animali portatori di agenti patogeni. Ad esempio, il riscaldamento e le abbondanti precipitazioni estendono l’area in cui sono presenti zanzare, zecche o uccelli, gli incendi avvicinano alcuni animali selvatici alle abitazioni, ecc.
Le condizioni climatiche possono anche rafforzare gli agenti patogeni, aumentarne la virulenza e alterare la salute umana favorendo la malnutrizione o riducendo le risorse idriche.
Un po’ di misurato ottimismo è tuttavia consentito, poiché la gravità di 63 malattie infettive è stata ridotta a causa del cambiamento delle condizioni climatiche: il riscaldamento globale potrebbe, ad esempio, aver ridotto la diffusione di alcune malattie virali (influenza, SARS, Covid) .
Il dato viene però temperato dall’osservazione che la maggior parte delle malattie migliorate da un pericolo climatico sono allo stesso tempo aggravate da un altro. Ad esempio le inondazioni riducono il rischio di schistosomiasi creando condizioni locali meno favorevoli per la chiocciola, ospite del parassita, ma allo stesso tempo possono aumentare l’esposizione umana e favorire la dispersione dell’ospite su aree più ampie.
I periodi di siccità riducono la prevalenza della malaria e della Chikungunya diminuendo le zone umide favorevoli alle zanzare, ma d’altra parte aumentano la densità delle zanzare nei punti d’acqua.
Per gli autori, questa influenza del cambiamento climatico sulle malattie infettive è troppo complessa per consentire un adattamento totale della società, illustrando l’urgenza di trattare il problema alla fonte, ovvero ridurre le emissioni di gas effetto serra.

Bibliografia
Mora C, et al. Over half of known human pathogenic diseases can be aggravated by climate change. Nat Clim Chang 2022). https://doi.org/10.1038/s41558-022-01426-1