La nostra salute e il nostro futuro dipendono dal nostro ambiente

Impegnamoci fin da ora a ricercare soluzioni certe per uno sviluppo equo, sostenibile e sano finchè siamo in tempo.

I sistemi naturali della Terra stanno subendo cambiamenti fondamentali:

  • le risorse naturali tendono ad esaurirsi mentre aumentano i rifiuti e gli inquinanti tossici;

(Overshoot Day per il 2018 è stato il 1° Agosto; ogni anno diventiamo più voraci secondo i calcoli di Foodprint Network; ogni cittadino europeo produce in media 1,8 tonnellate di rifiuti non minerali/anno di cui solo il 36,2% è  destinato ad operazioni di recupero secondo Waste statistics/it Eurostat,  maggio 2017)

 

  • la biodiversità è drammaticamente minacciata

( “un singolo ettaro di foresta tropicale può contenere circa 500 specie di alberi e oltre 25.00 specie di insetti, mentre le barriere coralline -l’equivalente marino delle foreste tropicali terrestri- contengono circa 300 specie di coralli, 600 specie di pesci e 200 di alghe. Fino a 400 milioni di anni fa la biodiversità marina superava di gran lunga quella terreste. Con il processo di evoluzione e di adattamento, molti insetti si sono specializzati nell’ impollinazione delle nuove piante da fiore. La chiave dell’ enorme biodiversità terrete risiede nella “collaborazione” tra piante da fiore ed “impollinatori” che ha permesso il mantenimento di specie rare attualmente minacciate dal progressivo aumento dei fattori inquinanti e dalla riduzione degli  habitat. Dal 1500 ad oggi le specie estinte documentate sono 765 di cui 78 mammiferi,145 uccelli,36 anfibi. Attualmente le estinzioni procedono a ritmo di un numero compreso tra 10 e 690 specie per settimana  a causa di un eccessivo sfruttamento delle specie ( caccia, pesca, commercio illegale di piante ed animali)  o per  attività agricole, per l’ inquinamento e per l’ introduzione di specie aliene invasive. Da Intergovernment Science and Policy for People end Nature –IPBES, 2018. Le specie minacciate di estinzione in Italia sono 161 (138 terrestri e 23 marine pari al 28% delle specie valutate))

  • i paesaggi subiscono drastici cambiamenti per opera dell’ uomo

(il consumo di suolo in Italia, pur rallentato negli ultimi anni, continua a crescere in modo significativo: tra il 2008  e 2013 sono stati persi mediamente 55 ettari al giorno  secondo il rapporto ISPRA 2015; Il trasporto nelle aree urbane densamente popolate determina il 50 % del consumo globale di petrolio e il settore trasporti produce oltre il 20% delle emissioni di CO2, secondo la Società Italiana Docenti dei Trasporti, 2014)

  • la diversa composizione dell’ atmosfera con l’aumento dei gas serra porta un aumento della temperatura con importanti ripercussioni economiche, socio-politiche oltre che ambientali e sulla salute delle persone, soprattutto anziane.

(il biossido di carbonio, il vapore acqueo, l’ Ossido Nitroso, l’ Ozono, il Metano e gli idrofluoricarburi (HFC) quali prodotti rispettivamente da combustioni (CO2), evaporazioni( H2O) ,  attività agricole ed industriali, (N2O), smog fotochimico (O3), produzione e trasporto di carbone, gas naturale olio minerale, discariche ed allevamenti di bestiame (CH4), propellenti per aerosol(HFC), insieme contribuiscono al riscaldamento globale. L’ incremento della temperatura del pianeta è causa da un lato di un aumento di intensità di eventi metereologici estremi –tempeste, uragani-, una riduzione progressiva delle superfici glaciali, una riduzione dell’ umidità del suolo in molte zone tropicali, l’eutrofizzazione delle acque e dall’altro di effetti diretti sulla salute della popolazione soprattutto fragile (bambini) e  anziana affetta da  malattie cardiovascolari  e respiratorie con maggiore frequenza di colpi di calore, ictus, scompenso cardiaco e problemi respiratori. Molte malattie infettive potenzialmente mortali ( malaria, febbre gialla, encefalite) veicolate da zanzare e insetti  favoriti dalle elevate temperature, possono diffondere più facilmente e diffusivamente.

  • i rischi per la salute dovuti all’ inquinamento da PM10 e 2,5 e con essi il peso globale delle malattie non trasmissibili (cardiovascolari, respiratorie, dismetaboliche e tumorali) aumentano.

( in Europa 3,9 milioni di persone abitano in aree dove sono superati contemporaneamente e regolarmente i limiti dei principali inquinanti dell’ aria: PM10, biossido di azoto e ozono. Di questi 3,7 milioni cioè il 95% vive nel Nord Italia – ultimo rapporto sulla qualità dell’ aria dell’ Agenzia Europea per l’ Ambiente (EEA),2018-. Il nostro Paese è al secondo posto in Europa per morti per PM2,5 ( 60.600) e al primo posto per le morti da biossido di azoto (20.550) e per l’ ozono (3.200). Nel mondo, l’ inquinamento dell’ aria è la causa di 600mila morti infantili dovute allo smog respirato in casa e fuori. L’ Italia fa parte dei Paesi con la qualità dell’ aria peggiore, tanto che il 98% dei bambini è esposto a livelli troppo alti di polveri ultrasottili)

  • lo scadimento e l’ impoverimento della qualità dei cibi per una popolazione mondiale in continua crescita, specie nei paesi in via di sviluppo; la forte riduzione, causa dell’ inquinamento ambientale, degli insetti impollinatori; la contaminazione di cibi da parte di sostanze chimiche che agiscono da interferenti endocrini sono una minaccia per la salute globale

( le persone denutrite nel mondo, ad oggi, sono più di 1 miliardo; 1, 8 miliardi  in sovrappeso, 900.000  obese secondo i dati della FAO.  870.000 è stimato il numero delle persone senza accesso ad acqua potabile secondo i dati di WHO. Nel corso del 2016 sono state registrate 49 segnalazioni di mortalità e di spopolamenti di alveari, con presenza di principi attivi di prodotti pesticidi  rinvenuti nelle diverse matrici apistiche a cui si aggiungono diversi patogeni ( protozoi, virus, batteri e muffe). Le api recano importanti benefici e servizi ecologici per la società. Con l’impollinazione svolgono una funzione strategica per la conservazione della flora contribuendo al mantenimento e al miglioramento della biodiversità. In Italia negli ultimi anni si sono registrate perdite di api tra cento e mille volte maggiori di quanto osservato normalmente, EFSA 2008. Tra le sostanze sorvegliate speciali da parte dell’ EFSA ci sono inoltre le micotossine, il perclorato, i metalli e i metalloidi, le diossine e i PCB, la melamina  e i PFAS. Relativamente a quest’ultimi, nel Veneto è presente un’ ampia contaminazione  pluridecennale delle falde acquifere e della catena alimentare in alcune zone del vicentino e del veronese. La quasi totalità degli studi indipendenti ha dimostrato nei lavoratori esposti e nella popolazione interessata, un aumento del rischio per numerose condizioni e malattie: infertilità maschile e femminile, ipercolesterolemia,  ipertensione in gravidanza, malattie della tiroide, asma bronchiale, alterazioni della risposta immunitaria, cardiopatie ischemiche, ictus cerebrale, cancro del rene e del testicolo).

Queste  sfide globali ambientali e sanitarie vanno affrontate da ciascuno di noi con piccole azioni quotidiane. Gli sforzi individuali faranno la differenza se combinati con quelli degli altri.

Le modalità con cui agiamo, come acquistiamo, come mangiamo, come viaggiamo, come lavoriamo, come ci impegniamo all’ interno delle nostre comunità, sono dimensioni importanti per un ambiente più salubre.

Basare le nostre scelte alimentari su una dieta più sostenibile meno ricca di carne; sostenere il passaggio a fonti di energia rinnovabile; chiedere una maggiore tutela della salute riproduttiva e delle persone fragili ( bambini ed anziani); richiedere  lo sviluppo di spazi verdi all’ interno delle nostre città; incrementare il riciclaggio e la riduzione dei rifiuti;  partecipare alla vita della comunità; fornire un esempio con il proprio stile di vita sono  alcune tra le molte  azioni da intraprendere per la tutela della salute delle future generazioni e dell’ ambiente .

ISDE TV per “ Friday for future”