Appello degli scienziati: un documento di 40 associazioni internazionali di medici, chiede alla politica risposte sull’ inquinamento atmosferico.

C’è anche l’ ACP (Associazione Culturale Pediatri) tra le firmatarie dell’appello lanciato dall’International Society of Environmental Epidemiology (ISEE) e dalla European Respiratory Society (ERS), e consultabile integralmente qui:

https://www.iseepi.org/docs/Final_WHO_AQG_Joint_Statement.pdf .

40 associazioni internazionali di medici, scienziati e malati hanno firmato un documento per chiedere serie risposte da parte della politica contro i rischi legati all’ inquinamento atmosferico.

“L’inquinamento atmosferico è un grande fattore di rischio per la salute umana – recita il messaggio inviato ai capi di Stato -, al quarto posto tra i principali fattori di rischio per le malattie e la mortalità globale, e al primo tra i fattori di rischio non individuali: è collegato alle principali malattie polmonari e cardiache, al diabete, al cancro, alla mortalità infantile, e le prove emergenti indicano effetti negativi sulla gravidanza, lo sviluppo cognitivo nei bambini, la demenza e la salute mentale, fino ad arrivare ad un incremento del rischio di morire per Covid-19.”

Le nuove linee guida dell’OMS, che abbassano ulteriormente i limiti degli inquinanti atmosferici considerati sicuri per la salute,  rendono molto chiaro che anche bassi livelli di inquinamento atmosferico sono pericolosi e fanno ammalare le persone. https://www.who.int/news/item/22-09-2021-new-who-global-air-quality-guidelines-aim-to-save-millions-of-lives-from-air-pollution Per affrontare gli effetti sulla salute dell’inquinamento atmosferico, sono necessarie azioni coraggiose sulla qualità dell’aria a tutti i livelli (nazionale, regionale, locale) e in tutti i settori (trasporti, energia, industria, agricoltura, residenziale). Abbiamo bisogno di ripensare a come possiamo ridurre efficacemente il carico di malattia dovuto all’inquinamento atmosferico”.