Le evidenze riguardanti gli impatti negativi dell’uso di insetticidi sulla concentrazione spermatica sono aumentate negli ultimi decenni. Studi condotti su un’ampia gamma di popolazioni hanno riscontrato una diminuzione significativa della concentrazione media degli spermatozoi e un ulteriore progressivo declino potrebbe minacciare la fecondità complessiva della popolazione generale.Le cause della ridotta concentrazione spermatica non sono completamente note, ma tra i fattori di rischio più importanti vi sono l’età, fattori legati all’alimentazione e allo stile di vita, e l’esposizione ambientale a sostanze tossiche per la riproduzione, in particolare agli interferenti endocrini.
Alcuni pesticidi tra quelli a base di organofosfati (OF) e N-metilcarbammati (NMC) hanno effetti noti di interferenza endocrina e riproduttiva, ma continuano a essere prodotti e utilizzati su larga scala, dando luogo a esposizioni professionali e ambientali.
Gli autori di questa nuova revisione sistematica hanno ricercato in tre banche dati scientifiche (PubMed, Scopus e World of Science), due banche dati governative statunitensi (NIOSHTIC-2 e Science.gov) e cinque siti web di organizzazioni non governative gli studi primari pubblicati in qualsiasi lingua fino all’11 agosto 2022. Sono risultati eleggibili 20 studi per un totale di 1.774 uomini adulti analizzati.
I dati emersi da questa metanalisi evidenziano una riduzione media del 30 % della concentrazione spermatica tra gli uomini esposti a insetticidi OF e NMC (differenza tra medie pooled (standardizzata e aggiustata per il bias) di -0,30 (IC95% -0,49;-0,10). Le esposizioni professionali hanno dimostrato un’associazione più forte con la riduzione della concentrazione spermatica rispetto alle esposizioni ambientali.
L’analisi, concludono gli autori, dimostra l’esistenza di una relazione tra un’elevata esposizione a insetticidi OF e NMC e una minore concentrazione spermatica nella popolazione umana adulta. Anche se ulteriori studi di coorte sarebbero utili per colmare le lacune di dati, i risultati sono comunque sufficienti a sollevare preoccupazione, soprattutto alla luce della diminuzione osservata nella qualità del liquido seminale a livello epidemiologico. Sarebbe opportuno agire immediatamente attraverso adeguate politiche di salute pubblica e soluzioni ingegneristiche mirate a ridurre l’esposizione agli insetticidi OF e NMC e prevenire il perdurare dei rischi per la salute riproduttiva maschile.
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